Il turismo a Selva
La storia dell’organizzazione turistica
La storia dell’organizzazione turistica di Selva è documentabile appena dal 1938, quando fu istituita ufficialmente l’azienda turistica. Affinché Selva fosse riconosciuta come zona degna di meritare ufficialmente il titolo di località di cura e turismo, il luogo doveva già avere una certa importanza ed essere riconosciuto a un indiscusso livello già da prima. Lo sviluppo turistico nella nostra zona può essere dedotto più che altro dalla storia dell’alpinismo, degli sport invernali, della costruzione di impianti di risalita e antichi alberghi. Il turismo è cominciato con i primi alpinisti che d’estate iniziavano a scalare le nostre montagne e il “Club Alpino austro-tedesco - DÖAV” ha avuto un gran merito in tale sviluppo.
Nel 1902 era già stato stampato il primo libretto riguardante i nostri monti, la“Guida della Val Gardena”, per dare informazioni ai forestieri che volevano andare in montagna. All’epoca c’era già anche un collegamento fisso con cavalli da Ponte Gardena fino a Plan e così pure un orario stampato del ”Servizio Posta e Passeggeri da Ponte Gardena”.
L’inizio del turismo invernale può essere datato quasi una trentina di anni dopo quello estivo, anche se gli sport invernali, soprattutto lo slittino venivano già praticati a Selva intorno al 1900. Il club degli slittini della Val Gardena fu la prima società di sport invernali e organizzò nel 1908 anche la prima gara di sci.
Associazione Pro Loco per l’abbellimento del paese
Selva, negli anni 1920, aveva già una certa fama nel settore anche in Italia. Precedentemente c’era un’associazione per l’abbellimento del luogo, tanto che il più vecchio prospetto di propaganda turistica di Selva risale al 1911, ma purtroppo non esiste nessun documento certo sulla data di costituzione della prima Pro Loco (“Associazione per l’abbellimento del paese”), perché questi sono stati distrutti nell’incendio dell’albergo Posta/La Gërva del 1924. Le pubblicazioni riguardanti il nostro paese sono state più che altro divulgate dal Club Alpino austro-tedesco DÖAV o da qualche giornale specializzato in alpinismo e sport.
Azienda di soggiorno e turismo di Selva Gardena e Santa Cristina
La domanda di diventare “stazione turistica”, fatta il 31 ottobre del 1926 e poi ripetuta nel 1930 dal podestà, presentava tra l’altro questi dati statistici inerenti l’anno 1924: 10 hotel con 530 letti, 2 rifugi con 90 letti (Passo Gardena e Sella), 30 affittacamere con 140 letti. In tutto 760 posti letto per turisti. E poi 433 clienti italiani con 1.678 notti passate a Selva, 1.294 clienti da fuori Italia con 6.830 pernottamenti. In tutto 8.508 pernottamenti. Nell’anno 1925 erano già 577 i clienti italiani con 2.918 pernottamenti e 1.916 clienti di altre nazioni con 9.629 pernottamenti.
Nell’anno 1939 c’erano a Selva già 70 case con autorizzazione ad affittare (7 di prima categoria, 18 di seconda, 27 di terza e 18 di quarta) e 2 rifugi. Gli alberghi erano 17 (1 di prima categoria, 2 di seconda, 4 di terza, 4 di quarta e 6 pensioni). Da un documento di quell’ anno si può desumere che Selva aveva 1.690 letti (di questi 680 in case private e 1.010 nei 17 alberghi e pensioni) con 106.316 pernottamenti. Per raggiungere statisticamente di nuovo le presenze del 1939 bisogna arrivare agli anni 1955/56.
Il 7 gennaio del 1938 venne riconosciuto ufficialmente, con decreto dello Stato Italiano, ai due Comuni di Selva e di Santa Cristina il requisito di “Località di cura e turismo”, istituendo una sola azienda di soggiorno per regolamentare il traffico turistico nei due comuni.
Il primo presidente dell’Azienda (commissario) fu Walter Pitscheider dell’hotel Oswald, nell’anno 1939. Fu nominato, dopo che il podestà Vincenzo La Porta aveva espletato tutte le pratiche per avviare la nuova istituzione. E’ facile immaginare quanto il presidente potesse dire e fare, senza chiedere l’autorizzazione delle autorità fasciste, ma se andava d’accordo con queste, aveva a disposizione una struttura piuttosto solida e ben finanziata.
Le vicende della Seconda Guerra Mondiale (1939-45) portarono poi l’Azienda in gravi difficoltà, poiché naturalmente mancavano i turisti. Nel 1940 fu podestà Emilio Comici, fino al giorno della sua morte avvenuta il 19 ottobre, che si era assunto anche l’incarico di commissario dell’Azienda, perchè nel frattempo Walter Pitscheider era stato destituito per motivi politici.
Nel 1943, quando la guerra era al culmine del suo evolversi, fu chiamato in guerra anche il direttore Fronza. L’ultimo documento è stato scritto nell’aprile 1943 e dopo questo fino al 1945 non è esistita nessuna organizzazione turistica. Dall’agosto 1943 fino alla fine del 1944 il comune fu amministrato dal “Sindaco” Adolf Senoner - Vastlé nominato dalle truppe tedesche che ovviamente avevano sospeso ogni attività turistica. Tutti i più grandi alberghi furono occupati dalle Forze Armate per dare alloggio a soldati e ufficiali tedeschi o per adibirli a ospedale militare (così gli alberghi Oswald, Posta, Luna, Maciaconi, Wolkenstein, Stella e il rifugio al Passo Sella).
Dal 1947 al 1950 non fu redatto nessun documento e quindi nessun bilancio e solo il 19 novembre 1950 fu di nuovo scritto qualcosa in un’assemblea presso l’albergo Posta/La Gërva. In questa prima riunione fu trattato anche il riconoscimento di luogo di cura e turismo che Selva aveva insieme a Santa Cristina prima della guerra, ma che nel frattempo avevano perso. Questo titolo fu di nuovo riconosciuto il 19 settembre del 1953 quando fu costituita la “Azienda di Soggiorno e Turismo” di Selva (senza competenze per Santa Cristina).
L’Associazione Turistica di Selva Gardena
L’Azienda di Soggiorno e Turismo fu poi privatizzata con legge provinciale e diventò Associazione Turistica dal primo gennaio 1994 (il documento di fondazione fu redatto il 12 maggio 1993 e la prima elezione del consiglio avvenne nel settembre del 1993). L’associazione così perse la sua caratteristica di istituzione di diritto pubblico e divenne un’associazione privata con svariate conseguenze, sia positive che negative. Di positivo c’è che la burocrazia non è più così rilevante, per cui ci si adatta molto più velocemente alle esigenze del mercato, che i soci possono decidere sulla gestione ed eleggere sia il consiglio che il presidente. Di negativo c’è senz’altro che in questo modo la struttura non deve obbligatoriamente essere sovvenzionata da contributi pubblici, con il risultato che i soci devono più o meno sostentare l’associazione, pagando tutte le spese.
Alcune personalità politiche e scienziati che hanno soggiornato a Selva
Selva era già da molto tempo, e lo è ancora adesso, un luogo nel quale diverse persone conosciute trascorrono le loro vacanze. Qui di seguito ricordiamo solo alcuni ospiti tra i più importanti.
L’alpinista Paul Grohmann, dal 1864 al 1890
Il re Federico Augusto, nell’anno 1906 al Passo Sella
Lo psicologo Siegmund Freud, nell’anno 1907 all’hotel Oswald
Re Alberto del Belgio, nel 1911 e 1912 al Passo Sella
Re Umberto di Savoia e altri membri della famiglia Savoia tra il 1927 e il 1935
Il senatore del re, Arturo Marescalchi, dal 1930 (a più riprese)
L’architetto Franz Baumann, progettista tra l’altro della casa “Casa al Monte”, negli anni 1930-32 e dell’albergo Monte Pana
Lo scienziato Enrico Fermi, negli anni 1935-37 all’hotel Oswald
L’inventore e scienziato Guglielmo Marconi, nell’agosto del 1934
La principessa Paola Ruffo di Calabria oggi Paola di Liegi regina del Belgio, nel 1958 al vecchio hotel Biancaneve
Il filosofo Benedetto Croce
Il letterato Luigi Russo
Durante la guerra: i gerarchi nazisti Hermann Göring, Martin Bormann e la famiglia di Heinrich Himmler
Negli ultimi anni hanno trascorso le vacanze a Selva diversi ministri e presidenti; dal 1965 Sandro Pertini, dopo Giovanni Leone, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2008 ha soggiornato qui il principe Alberto di Monaco.
Presidenti e commissari dell’Azienda di Soggiorno e dell’Associazione Turistica di Selva Gardena
- Vincenzo La Porta (commissario) dal 19/06/1938
- Walter Pitscheider - hotel Oswald (commissario) dalla fine del 1939 al 25/05/1940
- Emilio Comici (podestà e commissario) dal 01/08/ al 19/10/1940
- ing. Arturo Tanesini (podestà e commissario) - dal 01/11/1940 all’estate 1943
- Francesco Mosna (sindaco) - dicembre 1944
- Dal 1944 al 1950 non ci fu organizzazione turistica.
- Oswald Pitscheider - hotel Oswald - dal 19/11/1950 al 31/12/1955
- Franz Klotzner (commissario), nominato dalla Giunta Provinciale - dal 01/01/1955 al 30/04/1957
- dott. Renato Penso (farmacista) - dal 02/05/1957 al 1962
- Hans Vinatzer - hotel Krone - dal 1962 al 28/02/1967
- Erich Demetz - Plan - dal 01/03/1967 al 31/12/1970
- Vinzenz Demez - hotel Stella - dal 01/01/1971 al 06/07/1977
- Luis Demetz - hotel Alpino - dal 07/07/1977 al 14/09/1987
- Ernst Puntscher - hotel Gran Baita - dal 15/09/1987 al 25/10/2001
- Josef Kelder - hotel Bellevue - dal 25/10/2001 al 01/12/2013
- Christoph Vinatzer - hotel Savoy - dal 01/12/2013
Direttori dell’Azienda di Soggiorno e dell’Associazione Turistica di Selva Gardena
- dott. Alberto Rasi - l’anno 1938
- prof. Giuseppe Albertini - per alcuni mesi nel 1939
- dott. Cesare Fronza di Lavis - dalla fine del 1939 al 1946
- dott. Giovanni Pellini - per alcuni mesi nel 1943
- Dal 1943 al 1945 non ci fu organizzazione turistica.
- Dal 1946 al 1950 il turismo fu gestito dall’amministrazione comunale.
- dott. Umberto Oettl - dal 1950 al 1952
- Ermanno Gasser - nel 1954
- Gian Maria Beggiora - per alcuni mesi nel 1954/55
- Giuseppe Peratoni - Bula dal 1955 al 1975
- dott. Rudolf Mussner - garni Aghél - dal 1976 al 1997 e dal 1997 al 2005 direttore del Cons. Turistico Val Gardena
- Hansi Felder - Ortisei - dal 1997 al 2002
- dott. Ferdinand Rudiferia - hotel Somont - dal 2002 all’agosto 2005
- dott. Thomas Mussner - Predes - dal 2005 ad aprile 2007
- Ellis Kasslatter - Ortisei - dal 2007 al 2013
- Irene Delazzer - Selva - dal 2013
Il Consorzio Turistico della Val Gardena
Il Consorzio tra le aziende turistiche della Val Gardena, già istituito per la prima volta sotto il Fascismo e poi finito nel dimenticatoio per diversi anni, fu fondato ufficialmente nell’anno 1988. Una certa collaborazione c’è sempre stata nel turismo della Val Gardena da dopo la guerra a oggi, anche se non riconosciuta ufficialmente. Si intuiva sempre di più che la valle è turisticamente unica e che il miglior modo per farla conoscere era quello di collaborare a tutti i livelli. L’impulso più forte alla cooperazione fu proprio dato dai Campionati Mondiali di sci alpino nel 1970. Il consorzio ha avuto nel corso degli anni forme e nomi differenti: dopo i Campionati Mondiali del 1970 “Comitato per lo sport e il turismo della Val Gardena”, poi “Comitato di coordinamento tra le aziende turistiche” e di “Consorzio Turistico” e dal 2008 “Val Gardena-Gröden Marketing”. Nel corso degli anni esso ha ottenuto sempre più importanza e competenze. Il Comitato per lo sport fondato subito dopo i Mondiali del 1970 ha avviato la prima propaganda comune, organizzando manifestazioni di valle e con ciò ha contribuito molto a radicare e rafforzare l’idea e l’esigenza della collaborazione tra i comuni, mettendo in evidenza i requisiti di ognuno e dando a ciascuno il giusto peso.
Il "Giro d'Italia" a Selva
La nostra località è già stata 6 volte traguardo di una tappa del Giro d’Italia, competizione ciclistica tra le più importanti del mondo. La prima volta nel 1983, su proposta del Comune, con la collaborazione dell’azienda turistica che aveva finanziato gran parte dell’iniziativa. Il successo e l’accoglienza da parte del pubblico furono grandissimi, tanto che il comitato centrale dell’organizzazione promise di ripetere l’esperienza anche l’anno successivo. Il traguardo era davanti all’hotel Des Alpes e quindi tutta la strada principale dal Ghetun fino all’hotel Corona rimase chiusa per tutta la giornata. Dopo questa prima volta ce ne furono altre 5: nel 1984, nel 1985, nel 1991, nel 1998 e nel 2000 (le ultime due volte con il traguardo sulla spianata della ex stazione del trenino sopra la piazza del municipio). Naturalmente il “Giro” è passato moltissime altre volte attraverso Selva verso i Passi Sella e Gardena. La tappa del 31 maggio del 1953 fu una tappa storica, quando, secondo vecchie fonti, si riunirono sui Passi Sella e Pordoi a guardare i ciclisti almeno 50.000 persone, arrivate con 250 pullman e 7.000 automobili. Una meraviglia mai vista fino allora nella nostra vallata. Almeno la metà degli abitanti della Val Gardena era andata sui passi ad ammirare i“girini”.