Selva Gardena
attraverso i secoli

Impianti di risalita

La utia Comici y l prim schilift ti prei da Sela ntëur l 1950.
L lift “Terza Punta” via n Frëina. I mutons tachei ite pra l rampin ie Peter, Ulrich, Gerhard, Zenz y Josefa Perathoner da Frëina.
L luson de Costabella fat su dl 1937.

L’iniziativa di costruire impianti funiviari a Selva fu in gran parte di forestieri fino agli anni dopo il 1970. Ancora dopo la Seconda Guerra e negli anni 1968/70, quando il turismo invernale mostrava già tutte le sue potenzialità, la nostra gente non aveva il coraggio di prendere iniziative in proposito. Così la maggior parte degli impianti a fune (Ciampinoi, Dantercëpies, Piz Sella, Forcella Sassolungo e Ruacia-Sochers) fu costruita con la partecipazione maggioritaria di investitori da fuori valle. Solo i piccoli impianti scioviari furono costruiti da gente del posto, per lo più dai padroni dei terreni. La capacità di trasporto degli impianti era, fino agli anni 1960, solo di un qualche centinaio di persone all’ora per ogni impianto e tutti gli impianti di risalita di Selva, messi insieme, arrivavano appena a 1.000 persone l’ora. Cifre precise esistono solo dal 1982 in poi, in cui la capacità oraria degli impianti di Selva era di 29.670 persone all’ora, l’anno 1990 già di 34.026, l’anno 2000 di 43.228 e l’anno 2010 di 53.053 persone/ora. Il numero degli impianti è andato poi diminuendo negli anni; se ce n’erano nell’anno 1970 in Val Gardena e sull’Alpe di Siusi 86, nell’anno 2010 sono solo più 75, e 37 di questi sono sul territorio del Comune di Selva.
Fino alla fine degli anni 1960 ogni piccolo impianto aveva il suo tesserino da annullare ad ogni corsa, comprando magari abbonamenti da 10 o 20 corse. Questo obbligava lo sciatore a stare un giorno intero o almeno varie ore sulla stessa pista. Ma la voglia degli sciatori di cambiare e di sciare su piste differenti si manifestava sempre di più e si è dovuto escogitare un sistema più pratico. Così nacque alla fine degli anni 1960, su iniziativa dell’Azienda Turistica, la carta a punti (i bollini) da strappare a seconda del prezzo. L’anno 1970 cominciò ad essere usato - dietro iniziativa dell’Azienda Turistica e del Comitato per lo sport Val Gardena, con a capo il presidente Erich Demetz - il primo sistema di skipass delle Alpi che ha portato poi, subito dopo i Campionati Mondiali di sci del 1970, il 20 luglio 1971, all’istituzione del Consorzio di impianti di risalita della Val Gardena e dell’Alpe di Siusi, e quindi dello skipass della valle, e, successivamente, di quello delle Dolomiti.
Una tessera per sciare solo nella nostra valle era troppo poco: il turista pretendeva di poter sciare con il medesimo documento anche nelle valli limitrofe e soprattutto di poter fare la Sellaronda; e così si riuscì finalmente a fondare nel 1974 il “Dolomiti Superski”, all’inizio valido solo per le quattro vallate intorno al Sella, Cortina e Plan de Corones e successivamente allargato alle dodici vallate dolomitiche. La sede era dal 1974 a Cortina, nel dicembre 1979 fu spostata a Selva e dal 2012 è a Roncadizza nel comune di Castelrotto.
Prima della Seconda Guerra Mondiale c’erano a Selva solo tre impianti di risalita: due slittovie e una piccola sciovia, e cioé:

Costabella: 
Questa è stata la prima slittovia (slittone tirato da un cavo di acciaio) a Selva e fu costruita nell’anno 1937 e aperta a Natale da Karl Demez, albergatore di La Bula - hotel Stella, quasi precisamente nello stesso posto dove ancora oggi c’è l’omonima seggiovia. La slittovia portava 16 persone alla volta fin sulla cresta Costabella. Da lì partivano tre piste da sci che arrivavano tutte fino vicino alla ferrovia. La slittovia funzionò solo fino alla primavera del 1946 e poi per 4 anni non ci fu nessun impianto. Nell’anno 1951 fu costruita una seggiovia monoposto che trasportava circa 150 persone l’ora e più tardi 500 persone, cosa che, per quel tempo, era una meraviglia. Nell’anno 1982 fu potenziata a 1.200 persone all’ora e funzionò fino al 1997, quando fu cambiata con una seggiovia automatica a 4 posti. L’impianto d’innevamento fu costruito nell’anno 1997.

Ciampinoi (in ladino Ciampinëi (chiamato allora slittovia “Sassolungo”). Nell’anno 1938 fu costruita la slittovia dove oggi c’è la seggiovia. Essa trasportava circa 150 persone all’ora. Fu costruita dalla “Società Slittovie Selva a responsabilità limitata” con a capo il barone Vittorio d’Altenburgo di Bolzano. Gli altri soci erano il dott. Aldo Albonetti di Roma e il dott. Francesco Rasi di Padova. Per quei tempi era una meraviglia: con 1.275 m di lunghezza e 560 m di dislivello che veniva superato in sette minuti, la slittovia era la più bella e la più ammirata di tutte le Alpi. Aveva un motore da 60 cavalli (comprato di seconda mano dall’Austria) e due slitte da 16 persone l’una. Procedeva a 3,5 metri al secondo. I due grandi slittoni, la sera, dovevano fermarsi a metà percorso e i due conducenti erano costretti a scendere a valle a piedi. Il cavo sfregava per terra, ghiacciava e scavava un fosso; perciò ogni tanto ci mettevano sotto un ceppo d’albero, per permettere un miglior scorrimento. Il primo macchinista di questo impianto fu Victor Prinoth mentre Pubi Schenk - Ingram conduceva la slitta. Le piste che scendevano dal Ciampinëi furono numerate da 1 a 6 (le prime 3 tracciate già nell’anno 1938, la numero 4 nel 1940 dal-l’Azienda Turistica e la numero 5 e la numero 6 più tardi); la “1” andava verso Mont de Sëura e Monte Pana, la “2” passava dal rifugio Comici e per i prati del Sella; le altre piste da sci sono quelle conosciute ancora oggigiorno, anche se erano molto strette e non battute. La “5” partiva da sopra l’arrivo della slittovia e tagliava il versante opposto del Ciampinëi, per arrivare sulla cresta Tieja, dove si separava dalla “1” in direzione di Plan de Gralba e Plan. Per raggiungere la “3”, bisognava salire a piedi dalla slittovia per quasi 20 minuti lungo il crinale; questo fino al 1957, quando fu costruita una piccola sciovia (Piza Pransëies) di collegamento. Nel marzo del 1940 fu concesso alla Società Sportiva Val Gardena (sci club al tempo del Fascismo) l’onore di organizzare i Campionati Italiani di sci sul Ciampinëi. Già negli anni dopo il 1940 l’Azienda Turistica discuteva di cambiare la slittovia e sostituirla con una seggiovia, in modo da poterla utilizzare anche d’estate. Intanto gli eventi bellici avevano interrotto lo sviluppo sciistico. Dal 1954 al 1957 la slittovia, non più attuale, non funzionò più regolarmente. Appena nell’anno 1958 essa fu sostituita da un impianto a “bidoni” per 2 persone, che portava 300 sciatori l’ora. La società che lo aveva costruito era stata fondata nel 1957 e aveva ottenuto un notevole finanziamento da parte dell’Azienda Turistica. Fu poi trasformato per l’ultima volta nel 1980 con la costruzione di una seggiovia doppia, con una capacità di oltre 1.000 persone l’ora. Il padrone dell’impianto del Ciampinoi cambiò più volte: prima la “Società Slittovie Selva”, poi Hansi Vinatzer, albergatore del Corona. Nell’anno 1957 fu acquistata dalla “Società Cabinovie del Ciampinoi”, con soci il cav. Marcaurelio Pasti, l’ing. Arturo Tanesini, Bovio e altri; nell’anno 1969 dalla “SIF Selva” con l’azionista della maggioranza, la famiglia De Gasperi di Bolzano e l’anno 1996 la maggioranza è stata acquistata dalla “Seceda Spa” di Ortisei.

Skilift Passo Sella: Nell’anno 1938 fu fatta una piccola sciovia sul Passo Sella, naturalmente con corda bassa e ganci da staccare, pressappoco dove si trova oggigiorno, che è stata ferma durante la guerra e ha di nuovo ripreso la sua attività nel 1947. Trasportava all’incirca solo 120 persone l’ora. Nell’anno 1963 fu rinnovata e poi ancora nel 1973 fu prolungata come è attualmente.

Impianti costruiti dopo la Seconda Guerra Mondiale

Telecabina Ciampinoi:
 La funivia Ciampinoi di oggi (davanti all’hotel Europa fino sulla cima del Ciampinëi) fu aperta nell’anno 1969 per le prove dei Campionati del Mondo di sci e dopo trasformata in “telecabina ad agganciamento automatico” nell’anno 1989. Nel 1985 fu costruito lì l’impianto d’innevamento su tutta la pista ”3”, sulla pista “4” e sulle piste “5” e “6”.

Sciovia Piza Pransëies 2: Nell’anno 1970 fu realizzata la prima sciovia dalla baita Vallongia fino al Ciampinëi con una capacità di trasporto di 500 persone all’ora e trasformata in una seggiovia biposto nell’anno 1998. Il nome è rimasto quello della sciovia che saliva lungo la cresta.

Seggiovia Strënc-Ëur da Tieja: Costruita nell’anno 2001 dopo ben 15 anni di procedure burocratiche da Leo Comploj - Tieja. La seggiovia biposto ha una capacità di 1.200 persone l’ora collegando Mont de Sëura e Plan de Gralba. L’anno seguente fu costruito anche l’impianto d’innevamento.

Sciovia Campo Frëina: Costruita da Giovanni Senoner nel 1948 con una lunghezza di 200 metri. La sciovia con i ganci da attaccare era capace di trainare solo 7 persone alla volta. Il motore era a benzina e la stazione a monte era ancorata ad un albero. Dopo 5 anni il motore a benzina fu cambiato con uno elettrico. Cambiata in una sciovia a corda alta e ganci fissi nell’anno 1960 e nuovamente nel 1978 e nel 2008 da Ernst Senoner.

Sciovia Terza Punta: La sciovia fu costruita da Ulrich Perathoner - Frëina nell’anno 1953/54 con ganci da attaccare e una corda bassa e poi cambiata nel 1965 in una sciovia a corda alta e rinnovata nel 1986.

Seggiovia Fungëia: E’ la seggiovia più corta del mondo (solo 136 metri) e fu costruita nel 1997. Su questo prato c’era già stata una sciovia nel 1957 costruita da Vittorio Rudatis della pensione Carmen che è stata attiva per 4 o 5 anni.

Cabinovia Sasslong: La prima funivia da Ruacia fino al Sochers e la seggiovia da Sochers fino al Ciampinëi furono costruite nel 1969 e avevano una capacità di 500 persone l’ora. Nel 1990 la funivia fu cambiata in una cabinovia a 12 posti con una capacità di 2.000 persone all’ora. La seggiovia di Sochers era monoposto fino al 1981 quando furono installati seggiolini doppi e dal 1987 a 3 posti. Nel 2006 è stata trasformata in seggiovia a 6 posti, con una capacità di 2.800 persone all’ora. La storia della prima funivia da Ruacia è stata molto movimentata e per più volte argomento di discussione, perché le opinioni in paese erano divergenti tra coloro che volevano questa funivia da La Poza e quelli che la volevano da Ruacia. Quest’ultima fu l’opinione vincente, anche grazie ai finanziamenti che giunsero in gran parte dai precedenti padroni dell’albergo Maciaconi (famiglia Riffeser) che nel frattempo si erano trasferiti a Milano. La gente di Selva e S. Cristina non era allora propensa ad investire in una funivia e preferiva ristrutturare le proprie case per alloggiare turisti. L’impianto per far neve fu costruito nell’anno 1986.

Sciovia Sochers: Costruita nell’anno 1969 sul bordo più a sud della conca del Ciampinëi, dalla stessa società che fece la seggiovia, fu cambiata con una seggiovia quadriposto nell’anno 2006. Nello stesso tempo fu smantellata una seconda sciovia costruita nella stessa conca nel 1970 circa.

Cabinovia Col Raiser: Costruita da Luis Schenk negli anni 1961/63. Aperta nel 1963 con bidoni aperti da due persone coi quali erano necessari 20 minuti per arrivare al Col Raiser e trasportava circa 300 persone all’ora. L’impianto del Col Raiser è solo una parte su area appartenente al Comune di Selva e passa sopra a terreni privati di 18 padroni diversi. Rinnovato nel 1988 con cabine da 8 persone e poi di nuovo nel 2008. La società del Col Raiser fu una delle prime a fare un impianto d’innevamento su tutta la pista, già dall’anno 1982 in avanti.

Sciovia Plan da Tieja: La prima sciovia-baby sul prato Tieja fu costruita da Luis Schenk nell’anno 1955 e poi migliorata nell’anno 1965 da Matthias Comploj - Tieja con una capacità di 500 persone all’ora. Rinnovata nell’anno 1969 e 2009. Anche qui fu già fatto un impianto d’innevamento nel 1991

Funicolare Gardena Ronda. Nel 2003 fu costruito un collegamento sotterraneo tra la telecabina di Ruacia ed il Col Raiser. Si tratta di un trenino con 2 vagoni tirato da un cavo, capace di trasportare circa 2.000 persone all’ora. Questo collegamento ha richiesto molti anni di progettazione da parte del Consorzio Turistico Val Gardena (che ha fatto e pagato i primi progetti). Poi è stata fondata una società, alla quale tutta la popolazione della Val Gardena è stata invitata a partecipare. Il presidente del Consorzio Turistico Val Gardena di quegli anni, dott. Andreas Sanoner di Ortisei, ha portato avanti il progetto con grande impegno, tanto che dopo due anni di lavoro sono stati costruiti sia il tunnel che la funicolare. 

Sciovia Risaccia. La prima sciovia sui prati del Risaccia fu aperta nel 1952 e fu modificata nel 1956 e nel 1978. Dal 1988 sono diventate due sciovie appaiate. Questa sciovia ebbe un impianto d’innevamento dall’anno 1984.

Sciovia Larciunëi: Costruita sui prati Nives come prima sciovia nel 1959, essa si dimostrò di grande utilità, tanto che già l’anno seguente due vicini costruirono impianti simili nei prati adiacenti. La sciovia diventò a corda alta nel 1967. L’impianto d’innevamento fu costruito nel 1989.

Sciovia Nives: Costruita nel 1960 e cambiata nel 1967, fu poi prolungata verso monte per facilitare il collegamento con la sciovia successiva nel 1986.

Sciovia Biancaneve: Costruita nel 1960 e rinnovata nel 1964 e poi ancora nel 1979 con una capacità di 700 persone all’ora.

Sciovia Cadepunt: La sciovia fu costruita nel 1960 e cambiata nel 1965 e nel 1995. Nel 1990 fu fatto un impianto d’innevamento.

Manovia Micky Mouse: Questa manovia per bambini lunga 100 metri e con un dislivello di soli 10 metri fu costruita nel 1996.

Seggiovia Val: In Vallunga, nel tratto basso della pista Cir, fu costruita nel 2005 una seggiovia biposto che si collega con i campi Risaccia.

Telecabine Dantercëpies: Nel 1949 fu costruita la prima seggiovia monoposto (aperta nell’inverno 1950) che poteva trasportare 180 persone all’ora e aveva anche una stazione intermedia (all’altezza del secondo curvone della pista Cir) per dare la possibilità di sciare anche quando faceva troppo freddo e c’era del vento. Interessante è il fatto che l’impianto del Dantercëpies era già stato previsto in un primo progetto dell’amministrazione fascista nel 1929, con la stazione a valle adiacente l’hotel Oswald. Fu cambiato nel 1959 con cabinovie da due posti (390 persone all’ora), poi ancora nel 1972 ad agganciamento automatico con cabine da quattro posti che portavano 720 persone all’ora (e dal 1979 addirittura 1.000) e poi nel 1984 con cabine da sei persone (1.200 persone all’ora) e nel 1992 (2.200 persone all’ora). Nel 2013 è previsto di costruire un impianto nuovo di cabinovie. Dal Dantercëpies, fino al 1969, scendeva solo la pista da sci “Gran Punton”. La pista Cir fu inaugurata nel 1970 per i Campionati del Mondo di sci alpino, per ospitare la discesa libera femminile. Nel 1983 si è costruito l’impianto d’innevamento lungo tutta la pista.

Seggiovia Cir: La seggiovia con trenta seggiole monoposto fu costruita nel 1948 e inaugurata il 3 gennaio del 1949. Portava 147 persone all’ora; fu potenziata nell’anno 1960 a 228 persone all’ora e nel 1966 a 300. Nel 1978 la capacità è stata aumentata a 1.028 persone l’ora e poi nel 1994 fu cambiata in seggiovia a quattro posti da 2.200 persone l’ora. Parte da Passo Gardena e arriva in cima al Dantercëpies.

Seggiovia Monte Carlo - Val Setus: La prima sciovia sull’area del Comune di Selva venendo da Colfosco, con il nome Monte Carlo, fu costruita nel 1965. Nel 2002 fu fatta una seggiovia a quattro posti con una capacità di trasporto di 2.200 persone all’ora cambiando il nome in “Setus”(sentiero di discesa dal rifugio Pisciadù sul Sella verso Passo Gardena).

Sciovia Panorama: La sciovia Panorama, com’è posizionata attualmente, fu costruita nell’anno 1965 e cambiata nel 1975 e poi ancora nell’anno 1994. Prima c’erano in questo posto due sciovie con ganci da attaccare: la prima fatta nel 1955 con il nome di Bustac e la seconda nel 1961 (solo un 50-60 metri più a sinistra). 

Seggiovia Piz Setëur: La prima seggiovia monoposto fu costruita nel 1947, rinnovata nel 1968 e poi cambiata nel 2000 con una seggiovia automatica a quattro posti. L’impianto d’innevamento fu aggiunto nei primi anni del 1990.

Sciovia Val Pudra: Costruita nell’anno 1966 e poi risistemata alcuni anni dopo, è ormai in funzione da più di 40 anni. Prima c’era in quel posto per circa 10 anni una piccola sciovia.

Sciovia Senoner: La sciovia a Plan de Gralba fu costruita nel 1962.

Sciovia Gran Paradiso: La sciovia venne fatta nel 1960 con una capacità di 320 persone all’ora portando proprio sotto il Sassolungo. Nell’anno 1978 fu spostata in modo da collegare il Piz Sella con il Piz Setëur. Nel 1988 fu portata ad una capacità di 900 persone all’ora.

Seggiovia Sotsaslonch: La prima sciovia su questo tracciato fu costruita nel 1974, anche questa sotto il Sassolungo. Nel 1989 fu cambiata prima in una sciovia più grande e poi nel 2007 in una seggiovia automatica a quattro posti, facendo anche un impianto di neve artificiale.

Seggiovia Sole: La prima sciovia che porta al Piz Setëur fu costruita nel 1970 e poi cambiata nel 1980 in una sciovia a due, poi in una seggiovia da tre e nel 2007 in una da quattro. L’impianto d’innevamento fu fatto nel 1991. Negli anni 1962 e 1963 c’era sulla medesima pista una piccola sciovia a ganci staccabili.

Seggiovia Città dei Sassi (prima sciovia Sassolungo): La sciovia fu costruita da alcuni soci del CAI di Bolzano tra il 1950 e il 1960. Nel 2000 fu cambiata in seggiovia automatica da quattro persone, spostando il tracciato un po’ a sinistra, in modo da evitare il vento della cresta. Serve da collegamento per il Passo Sella.

Seggiovia Sasso Levante: Seggiovia monoposto nella zona del Passo Sella costruita nell’anno 1967. Cambiata con una seggiovia da tre nel 1988, essa è rimasta in funzione fino alla primavera 2011 e poi cambiata con una seggiovia automatica da sei persone. L’impianto d’innevamento fu fatto nel 1999.

Telecabine Forcella del Sassolungo: L’impianto, costituito da bidoni aperti da due persone, fu costruito nel 1957 e per anni è stato anche in funzione d’inverno. Era per ogni buon sciatore una questione di onore essere sceso dalla forcella con gli sci, o dalla parte verso Passo Sella o dall’altra verso Plan de Cunfin. Ovviamente con poca neve o con ghiaccio era molto pericoloso per le rocce appuntite che spuntavano e, con molta neve, per le slavine. Purtroppo negli anni sono successe diverse disgrazie e alcune anche mortali. Nel 1980 circa l’impianto fu sistemato, mettendo le cabine chiuse. Dall’anno 1989 la cabinovia d’inverno rimane chiusa.

Funivia Piz Sella: La funivia con cabine da 40 persone fu inaugurata nel 1964 e dopo cambiata con cabine da 100 persone nel 1983 con portata di 1.200 persone l’ora e di nuovo revisionata nel 2003. L’impianto di innevamento sui prati del Sella fu costruito nel 1988.

Seggiovia Comici 1: La prima sciovia sui prati del Sella era da raggiungere solo dal Ciampinëi, passando dalla cresta da Tieja. Fu costruita nell’anno 1955 e poi trasformata in una seggiovia da due e nel 2004 in una seggiovia automatica da sei.

Seggiovia Comici 2: Fu costruita una prima sciovia a corda bassa nello stesso anno del Comici 1, fu cambiata in corda alta nel 1964 e dopo in una seggiovia a due posti nel 1984.

Sciovia Dolomiti: La sciovia Dolomiti è stata costruita nel 1966 ed è rimasta tale fino ad oggigiorno 


Impianti che non ci sono più al giorno d’oggi

Anche se la gran parte delle persone è del parere che tutti gli impianti di Selva abbiano avuto successo, ce ne sono comunque stati 19 che, per una ragione o per l’altra, sono stati tolti e mai sostituiti. Qualcuno naturalmente è stato spostato o superato dal progresso, tanto che non ce n’è stato più bisogno.

Sciovia Nives: dal 1950, partiva dall’hotel Oswald fino dove oggi c’è lo stadio del ghiaccio.
Sciovia La Selva: dal 1956 al 1963.
Sciovia Col dala Forcia: dal 1957 al 1961 o 1962.
Sciovia Ta Costa: dal 1965 al 1968.
Sciovia Pastura: dal 1967 al 1988.
Sciovia Col da Plazola: dal 1963 per alcuni anni.
Sciovia Campo Valentini: dal 1957 al 1962.
Sciovia Principe: dal 1964 al 1994, e poi manovia dal 1995 al 1999.
Sciovia Bustac: dal 1955 per quasi 12 anni. 
Sciovia Piza Pransëies al Ciampinëi: Costruita nel 1957 portava dalla cresta della “4” fino alla partenza della pista “3” in cima al Ciampinëi. La sciovia con ganci da attaccare saliva lungo la cresta che era molto stretta e solo sciatori esperti riuscivano ad arrivare fino in cima. Non si doveva cadere, altrimenti si precipitava da una o dall’altra parte. Questa sciovia funzionò fino all’anno 1968 e non fu più adoperata, appena fu ultimata la funivia che arrivava direttamente sulla cima del Ciampinëi.
Sciovia Tramans: dal 1962 e smantellata 3 o 4 anni dopo.
Sciovia Piazza: dal 1976 al 1992.
Sciovia Bruno: dal 1968/69 al 2006.
Sciovia Ëur da Tieja-Ciampinëi: dal 1960/62 funzionò solo pochi anni.
Sciovia Col de Toi: dal 1950 per alcuni anni. 
Sciovia Rodella: dal 1958 al 1964.
Sciovia Valentini: dal 1964 al 1967. 
Sciovia Torri del Sella: dal 1960 al 1980.
Sciovia Juac: dal 1971 al 1991.