Selva Gardena
attraverso i secoli

Associazioni

Mëinacrëp de Gherdëina dan la Prima Gran Viera.

Aiutarsi l’uno con l’altro, impiegare al meglio il proprio tempo libero, stare insieme, sentirsi uniti in comunità, sviluppare la propria cultura, mantenere le tradizioni: questi sono gli scopi delle nostre associazioni ormai da più di cento anni. È una grande soddisfazione vedere quali grandi valori vengono ancora offerti al giorno d’oggi.

Associazioni culturali, sociali e del tempo libero di Selva
Selva ha un’antica e consolidata tradizione nel campo del volontariato e della vita associativa, tanto che è per ogni cittadino una questione di onore fare parte di almeno un sodalizio. Molti abitanti, specie se discendenti dalle famiglie più antiche del nostro paese, hanno nei loro armadi ancora i bellissimi costumi tradizionali, mentre le famiglie giovani preferiscono usufruire dei costumi messi a disposizione dalle varie associazioni. Anche nel campo sociale, Selva può contare su diversi sodalizi disposti a intervenire e aiutare chi ne avesse bisogno. Di seguito saranno indicate brevemente le associazioni attive nel paese, ma solo delle più grandi e tradizionali sarà descritta brevemente la storia.

Associazioni culturali
Cori di Selva, Banda Musicale, Compagnia degli Schützen, Associazione Folcloristica “Cultura y Usanzes”, Teater Sëlva, Gruppo Ballo Popolare, Coro femminile “Exultate”, Gruppo “Hosianna”, Coro dei Bambini, Gruppo gioventù, Associazione “pro Museo”, Biblioteca “Oswald von Wolkenstein”, “Jëuni de Mujiga de Gherdëina”, Associazione “Nëus Jëuni”, “Mëisa Turonda dl’ëiles”, Medicus Comicus, Istitut Ladin Micurà de Rü, Union di Ladins de Gherdëina, Comitato di educazione permanente, Club filatelico, Ballo popolare dei bambini, Associazione “Ex Combattenti”, Associazione “Tublà da Nives”. 

Associazioni sportive
Sci Club Gherdëina, Hockey Club Selva e poi Gherdëina, Tennis Club, Club slittini, Atletica Val Gardena, Calcio Val Gardena, Alpin Golf Club Gardena, “Rodes Gherdëina”, Free Ride Club, Eis Club, Snowboard Club, Judo Club, Club Scacchi, Parapendio Club, Volley Club, Nuoto Club, Darts Club, Modellismo, Cowboys Club, Tiro a segno, Birilli, Pesca sportiva, Broomball. 

Associazioni di Primo aiuto e sociali
Vigili volontari del fuoco Selva, Soccorso Alpino, Croce Bianca, Croce Rossa, Caritas, Acli/KVW, Gruppo Seniors, Associazione vita sana “Sanynton”, Associazione tempo libero bimbi “L Pavël”, “Sustëni alla vita”.

Associazioni economiche di categoria
Associazione guide Alpine, Associazione Albergatori, Associazione Commercianti, Associazione Contadini, Associazione Giovani Contadini, Associazione Artigiani, UNIKA, Associazione apicoltori, Associazione allevatori cavalli. 

Associazioni tempo libero
Lia da Mont de Gherdëina (C.A.I. / A.V.S.), Ciambonfs (marciatori), A.N.A. (ex Alpini), Fotoclub, Associazione Ex Carabinieri, Cacciatori. 

Di seguito brevemente la storia delle associazioni con la maggior tradizione.

Coro parrocchiale di Selva
La prima annotazione riguardante il coro di Selva è quella di padre Fedele Demetz - Solech, scritta nel 1897 e pubblicata sul “Calënder de Gherdëina” nel 1966 che traduciamo dal testo originale: “Un tempo, prima che facessero la chiesa nuova di Selva (1871), c’erano i vecchi cantori che cantavano la messa senza le note scritte ma tutto a memoria, e canzoni tedesche durante la celebrazione. I giorni di gran festa erano più belli, perché in quelle occasioni la messa era accompagnata da strumenti.” Ciò durò a Selva fino al 1873, e, dopo aver costruito la chiesa nuova con l’organo (1874), si cominciò a cantare sulle note. Franzl Walpoth fu il primo organista. Il coro di un tempo, anche se era piccolo, non ha mai smesso di cantare e di rendere più belle le funzioni di chiesa, neanche durante e frammezzo alle due guerre mondiali.
Solo nel 1952 fu fondata ufficialmente con un suo statuto l’associazione “Coro di Selva”. Dal 1959 al 1965 si chiamò “Coro Arnica” e in seguito “Singemeinschaft - Coro di Selva”, proprio per dimostrare la sua attività più varia che non solo il cantare in chiesa. Il coro di Selva festeggiò nel 1996 i suoi 125 anni di attività, il che vorrebbe dire che esso esiste dal 1871, ma secondo le notizie riferite sopra, esso ha almeno 20 o 30 anni di più.
Il più antico libro di canto a Selva è un messale del 1757. Un altro antico messale porta la scritta “Lode per i cantori-Selva, 13 luglio 1860 - S. Kostner”. Dal 1951, cioè da quando si è tenuto un verbale, il coro è stato molto attivo e ha preso parte a numerose manifestazioni in Italia e all’estero, realizzando nel 1985 anche una registrazione e vincendo svariati premi, come nel 1961 al “Concorso dei cori ladini” al Conservatorio di Bolzano. Nel 1996 fu consegnata al coro la “Medaglia Palestrina” dalla “Commissione austriaca di musica sacra” per i suoi 125 anni di attività. Il coro di Selva annovera tra i suoi membri anche cantanti che hanno fatto carriera a livello internazionale, come: Milena Rudiferia, Bernadette Demetz, Manuela Demetz, Sabina Willeit e Erica Mussner.  Il costume, indossato dal coro di Selva non è tanto antico, ma fu rifatto nel 1965, adattandolo nel suo stile ai vecchi costumi del Tirolo e del nostro territorio.

Organisti

  • Franz Walpoth (Sartëur) 1871-1909
  • Ferdinand Perathoner (Guton) 1910-1925
  • Matthias Ploner (Caspier) 1926-1928
  • Sophie Riffeser (Pigon) 1928-1949
  • Nina Senoner (Sartëur) 1949-1954
  • Stefan Demetz (Sulé) dal 1954
  • Michaela Senoner (Frëina) dal 1991

Direttori

  • Anton Runggaldier (Ampezan) 1928-1935
  • Alois Rudiferia (Vijo) 1935-1952
  • Stefan Demetz (Sulé) 1953-1989
  • Manuela Demetz (Frata) 1990-1991
  • Paul Senoner (Santuel) 1992-2002
  • Andreas Senoner (Sartëur) da novembre 2003

Soci d’onore

  • Trina Demetz (Pinzigher)
  • Albert Perathoner (Linacia)
  • Stefan Demetz (Sulé)

Presidenti

  • Stefan Demetz (Sulé)
  • Tita Demetz (Pinzigher)
  • Franz Senoner (Santuel)
  • Hubert Planker (Larjac)
  • Albert Perathoner (Linacia)
  • Herbert Mussner (Concordia)
  • Walter Runggaldier (Ampezan)
  • Gerold Perathoner (Frëina)
  • Roman Pitscheider (Palonia)
  • Alex Runggaldier (Hubertus)
  • Leo Demetz (Mezdì)


La Banda Musicale di Selva
L’idea di fondare un’associazione musicale nella nostra località è merito dei pompieri e più precisamente di Perathoner Bernhard (Lech) presidente e Demetz Anton (Plan). Era il 1925. Un gruppo musicale nel nostro paese sarebbe stato certamente qualcosa di magnifico, soprattutto per rendere più belle le feste religiose. Ma da dove cominciare? Il maestro di scuola elementare Zenz Delago - Amadio aveva scritto, per avere un sostegno, ai Comuni di Bolzano, Merano, Brunico e a conoscenti in Austria e in Germania, soprattutto a gente della Val Gardena che aveva fatto fortuna fuori valle. La richiesta di aiuto fu ben accolta e si era riusciti ad accumulare la somma sufficiente per comprare i primi strumenti. Si trovarono presto alcuni giovani che non solo nutrivano una grande passione ed entusiasmo per la musica, ma che dimostravano un certo talento. Josef Perathoner (Lech) fu il primo direttore della banda musicale di Selva, e tenne il suo primo concerto già nell’autunno del 1925.
Il giovedì del “Corpus Domini” dell’anno seguente si poté già rendere molto più bella la processione. I suonatori indossavano il bel costume della Compagnia degli Schützen di Selva.
Il primo locale prove fu una “stube” al maso Lech, ma si facevano anche le prove nel vecchio magazzino dei pompieri e poi al bar Flora. Solo nel 1959 la banda musicale ottenne un locale nel piano terra della scuola elementare nuova. Dal 1970 poté usufruire della nuova Casa di Cultura e, dopo che fu costruito l’asilo, essa traslocò in questa nuova sede. Nel 1970 sono state assunte anche le prime femmine. Nell’anno 1979 sono stati registrati una cassetta e un disco con diverse composizioni. In questa prima registrazione di un certo livello, si può anche ascoltare un pezzo composto dagli stessi suonatori della banda musicale di Selva e più precisamente marce e melodie di Oswald Delago (Scoiattolo) e Andrea Mussner (Costa). Si può ben dire che loro sono stati e sono ancora i grandi protagonisti della nostra banda. Nell’autunno del 2007 è stato registrato un nuovo CD.

Direttori

  • Josef Perathoner (Rustlea) dal 1925 al 1928, dal 1930 al 1931 e dal 1936 al 1938 
  • Alois Rudiferia (Vijo) dal 1929 e dal 1939 al 1943
  • Luigi Tomasini dal 1932 al 1935
  • Vinzenz Delago (Amadio) dal 1944 al 1945
  • Jakob Perathoner (Guton) nel 1946
  • Otto Rudiferia (Vijo) dal 1947 al 1949
  • Oswald Delago (Scoiattolo) dal 1949 al 1959, nel 1961, 1967, 1972 e 1973
  • Franz Runggaldier (Ampezan) nel 1960, dal 1962 al 1966 e dal 1968 al 1969 
  • Leonhard Runggaldier (Ampezan) dal 1986 al 1995
  • Andrea Mussner (Costa) dal 1970 al 1971, dal 1974 al 1985 e dal 1996 

Presidenti

  • Bernhard Perathoner (Lech) dal 1925 al 1926
  • Franz Nocker (Rainel) dal 1927 al 1928
  • Karl Demetz (albergo Stella) dal 1929 al 1933 e dal 1936 al 1945
  • G. Battista Lucchin - Daziere dal 1934 al 1935
  • Paul Senoner (Costa) dal 1946 al 1947 e dal 1951 al 1956
  • Andrea Senoner (Burdengëia) dal 1948 al 1950
  • Franz Insam (Galina) dal 1957 al 1961
  • Luis Kerschbaumer (Sellablick) dal 1962 al 1967
  • Adolf Demetz (Lina) dal 1968 al 1969
  • Toni Demetz (Lina) dal 1970 al 1972 e dal 1975 al 1981
  • Bernhard Perathoner (Guton) dal 1973 al 1974
  • Adolf Runggaldier (Merch) dal 1982 al 1983 
  • August Senoner (Ploc) dal 1984 al 1989 e dal 1996 al 2000 
  • Julius Senoner (Vintlana) dal 1990 al 1993
  • Oskar Mussner (Costa) dal 1994 al 1995
  • Leo Demetz (Plan) dal 2001 al 2008
  • Emanuel Senoner (Ploc) dal 2009 al 2011
  • Giorgio Callegari (Genziana) dal 2011

 

La Compagnia degli Schützen
Gli Schützen (letteralmente tiratori scelti) erano soldati adibiti alla difesa del territorio tirolese tra il XVI e il XIX secolo. La Compagnia degli Schützen di Selva fu istituita nel giorno della “Gran Santa Maria” (15 agosto) del 1902, quando la Val Gardena era governata dalla monarchia di Vienna. La bandiera venne poi proibita nel 1923 dal regime fascista, ma fu conservata dalla banda musicale di Selva, che l’ha poi anche adottata come sua bandiera, fino alla rifondazione del gruppo nel 1978 in cui la bandiera rinnovata fu nuovamente benedetta. 
Ma già da molto tempo prima c’erano uomini di Selva facenti parte degli Schützen che avevano partecipato alla difesa del nostro territorio e del Tirolo contro i francesi. La prima notizia che i “tiratori scelti” di Selva avevano partecipato a combattimenti per difendere il Tirolo è del 1796, quando la
“Giurisdizione dei Wolkenstein” doveva mettere a disposizione, insieme con Castelrotto, Fiè, Renon e Silandro, 126 persone, agli ordini di Johann von Gagers per combattere contro i francesi del Generale Joubert, comandante delle truppe di Napoleone. Alla battaglia del Berg Isel (Innsbruck) e alla battaglia avvenuta a Ponte Gardena presso il ponte Starz il 4 novembre 1809 e anche quando i francesi erano passati in novembre attraverso la Val Gardena scendendo dal Passo Gardena, fermandosi a Plan e dopo a Ortisei, non c’era certamente una Compagnia di Selva, ma solo a livello della Val Gardena (come scrive J. Moroder - Lusenberg di Ortisei e riportato dal prof. dott. Edgar Moroder per iscritto in occasione dei 100 anni della Compagnia di Selva).
L’associazione, costituita nel 1902, aveva naturalmente il dovere di difendere la patria dalle nazioni straniere, ma anche quello di mantenere tradizioni e usanze cristiane nel nostro territorio e per questo fatto essa, con il suo bel costume, ha sempre partecipato alla vita del paese. La Compagnia degli Schützen ha potuto prosperare fino a prima della Grande Guerra; ma subito dopo, con la perdita del conflitto da parte dell’Austria, la sottomissione del nostro territorio all’Italia e l’inizio del regime fascista, i tempi cambiarono bruscamente. Nel 1923 fu proibito di mettersi in costume e di partecipare all’attività degli Schützen, così come a tante altre associazioni troppo tirolesi. Selva fu messa sotto l’amministrazione fascista di un “podestà”, nominato dal governo (più dettagliatamente è stato scritto nella parte riguardante la storia fra le due guerre) e non si poteva naturalmente mostrarsi in pubblico con la sciabola e ancor meno con il fucile. L’amministrazione fascista si adoperava intanto per istituire associazioni sportive semipolitiche, come i Balilla, la Gioventù fascista, il Guf e così via. Solo nel 1977 un gruppetto di uomini (sotto la spinta dell’allora sindaco Hermann Senoner) cercò di riorganizzare la Compagnia, ricercando le vecchie usanze, gli antichi costumi, la bandiera e così via. Il 2 luglio 1978 si celebrò la festa di “Rifondazione” con in tutto 40 Schützen e 4 vivandiere (ragazze con un corno pieno di fiori, simbolo di abbondanza). Per questa ricorrenza furono invitati numerosi Schützen di tutto il Tirolo e della Baviera e sicuramente è stata la cerimonia con il maggior numero di costumi vista sinora a Selva. A capo c’era il dott. Ferdinand Mussner (Costa).

Comandanti della compagnia

  • Dott. Ferdinand Mussner (Costa) dal 1978 al 1980
  • Franz Costa (hotel Europa) dal 1980 al 1990
  • Reinhold Nocker (Cësanueva) dal 1990 al 1995
  • Hermann Demetz (Pinzigher) dal 1995 al 2013
  • Dieter Insam (Ambolt) dal 2013

 

Associazione ”Cultura y Usanzes”
L’Associazione “Cultura y Usanzes” di Selva è stata fondata il 21 novembre del 1964 su iniziativa di Hermann Senoner (più tardi sindaco) con 30 persone interessate a mantenere la bella consuetudine di indossare nei giorni festivi il costume della Val Gardena. Hermann Senoner fu anche il primo presidente e mantenne poi l’incarico fino al 1989. Il mettere di nuovo insieme gli antichi costumi gardenesi fu assai difficile, perché chi aveva un costume di famiglia lo teneva gelosamente custodito in casa e per rifarne delle copie c’era bisogno di molti soldi.
I primi mantelli lunghi e scuri (chiamati “baganes”) a Selva furono quelli preparati per gli uomini che portavano il baldacchino durante le processioni in chiesa. L’8 agosto del 1965 l’associazione dei costumi partecipò alla festa folcloristica della Val Gardena con 80 persone che indossavano i nostri bei costumi. La bandiera dell’associazione fu benedetta il 23 maggio del 1974 con madrina Irene Mussner (Predes). 
L’Associazione Cultura e Usanze si adoperò anche per mantenere la storia e la tradizione a Selva e si impegnò, dal 1974 al 1977, a restaurare le mura dei ruderi del Castello di Vallunga che minacciavano di crollare. Nel 1994 fu restaurata pure la fossa della calce in Vallunga, al Plan dala Ciasota, conservando per i nostri figli un piccolo ma significativo monumento della vita quotidiana.
L’associazione ha anche organizzato la prima biblioteca a Selva, più che altro di libri di cultura del posto (“Tirolensien”), che dal 1979 è stata aperta a tutta la popolazione, mettendo le basi per la biblioteca pubblica creata nel 1984. Dall’associazione “Cultura y Usanzes” è nato anche un gruppo di ballo popolare nel 1983, con a capo Bruno Riffeser, che fino all’anno 2002 è stata una sezione dell’associazione e in seguito è diventata un nuovo sodalizio. L’associazione è sempre accetta con molto piacere dalla gente, tanto da avere un notevole numero di iscritti: nel 1969 erano 65, nel 1994 erano arrivati a 176 e nel 2007 i soci sono sempre ancora un centinaio.

Il Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Selva
L’anno 1893, il 12 di marzo, come da verbale, si riunirono cinque uomini e più precisamente: Vinzenz Riffeser (Pigon), Franz Mussner (Ploc), Franz Perathoner (Col), Josef Riffeser (Pigon) e Bernhard Perathoner (Lech), insieme con Josef Anton Riffeser (Tieja - sindaco) e Josef Anton Perathoner (Frëina - assessore) , per fondare a Selva un gruppo di pompieri. Già nell’anno iniziale, nel 1893, c’erano 31 uomini. Il primo comandante fu Vinzenz Riffeser. Il primo deposito trovò spazio nella piccola casa vicino al crocifisso del Nives (abbattuta nel 1927 per fare più spazio all’hotel Oswald) e lì trovò posto anche la prima pompa che veniva manovrata a mano da otto uomini. Nel 1927 il magazzino fu spostato a Rustlea, in una baracca costruita dal padrone dell’hotel Oswald. A quell’epoca non c’era nessuna sirena per dare l’allarme in caso di incendio, inondazioni, frane o altre calamità, ma venivano suonati la campana a martello e il corno. Il primo a suonarlo fu Stefan Tomasini (Rojun).
Nell’anno 1907, fu comprata una scala su ruote tirata da due cavalli e l’anno dopo una seconda pompa a mano. Nell’anno 1929 fu costruito anche un secondo deposito a Plan da Mauriz (dove attualmente c’è la Casa della Cultura).
Durante la Prima Grande Guerra i pompieri se la passarono abbastanza male, per il fatto che molti erano al fronte e in seguito, al tempo del Fascismo, il gruppo era stato addirittura proibito e sostituito con un gruppo agli ordini del podestà.
Dopo la Seconda Guerra i pompieri si adoperarono molto per formare di nuovo un gruppo, organizzandosi meglio soprattutto per quanto riguardava l’attrezzatura. Nell’anno 1958 fu installata la prima sirena d’allarme elettrica e l’anno dopo la prima pompa a motore. Nel 1960 essi trasferirono il deposito nel municipio (abbattuto nel 1984) vicino alla chiesa.  Nel 1970 il Comune ha consegnato ai pompieri un bel deposito nuovo nella Casa della Cultura che è bastato fino al 1982, quando si sono trasferiti nel deposito attuale che è stato ingrandito nel 2003 e che è al momento una bellissima struttura proporzionata ai bisogni, tenendo conto dello spazio per le attrezzature, una centrale di comando per coordinare gli interventi e anche una sala per le lezioni teoriche ai componenti che attualmente sono circa 60. Da quel tempo fino a oggi ci sono stati molti cambiamenti, ma si può ben dire che il principio dei pompieri è restato sempre lo stesso come nel 1893: quello di aiutare la gente in caso di bisogno.

Comandanti

  • Vinzenz Riffeser (Pigon) dal 1893 al 1901
  • Franz Perathoner (Col) dal 1901 al 1910
  • Tone Demetz (Plan) dal 1910 al 1929 e dal 1933 al 1937
  • Giuani Pitscheider (Palonia) dal 1929 al 1933
  • Vinzenz Dellago (Amadio) dal 1937 al 1946
  • Ferdinand Nocker (Cësanueva) e  Bernhard Perathoner (Lech) nel 1940
  • Giuani Senoner (Ploc) dal 1946 al 1961
  • Luis Senoner (Costa) dal 1961 al 1963
  • Matthias Mahlknecht (Ciajea) dal 1963 al 1966
  • Bruno Demetz (Frata) dal 1966 al 1979
  • Dott. Florian Mussner (Costa) dal 1979 al 1994
  • Josef Perathoner (Col) dal 1994 al 2015
  • Toni Mussner (Valin) dal 2015

 

Le maggiori disgrazie dal 1893 al 2009

  • 1885    Costa                     Bruciano due fienili e la casa
  • 1908    Dlaces                   Brucia la casa di due famiglie
  • 1921    Curijel                    Brucia la casa di due famiglie
  • 1924    Gërva                    Brucia l’albergo (muore nel rogo anche una bambina)
  • 1925    Cëdepuent             Bruciano casa e fienile di Martin Mussner
  • 1926    Vallunga                 Brucia il bosco
  • 1931    Domur                   Brucia la casa
  • 1943    Runcac                  Bruciano l’albergo, la casa ed il fienile
  • 1949    Curveies                 Brucia il bosco di Curveies
  • 1949    Risacia                   Brucia il fienile
  • 1951    Insom                   Frana
  • 1959    Ciampac                 Brucia il fienile
  • 1960    Ciampinëi               Slavina (muore una persona)
  • 1960    Dantercëpies           Slavina (muore una persona)
  • 1962    Dantercëpies           Slavina (muore una persona)
  • 1962    Dlaces                   Brucia il fienile
  • 1966    Sëlva                     Grande alluvione su tutto il luogo
  • 1969    Miramonti               Slavina (due persone salvate)
  • 1974    Miramonti               Slavina (due persone salvate, una morta)
  • 1978    Tlusel                     Brucia il fienile
  • 1980    Merch                    Brucia la pensione
  • 1981    Salorno                  Un’alluvione provoca ingenti danni
  • 1982    Belsit/S. Cristina     Brucia la casa
  • 1982    Ciampinëi               Slavina (salvata una persona)
  • 1985    Juac                      Brucia il fienile
  • 1985    Tesero                   Catastrofe di Stava
  • 1985    Dantercëpies          Slavina (salvata una persona)
  • 1987    Tlusel                    Brucia il fienile
  • 1988    Chedul                   Slavina (muore una persona)
  • 1988    Bullaccia-Roncadizza          Tromba d’aria
  • 1991    Chedul                   Slavina (muore una persona)
  • 1992    Passo Sella             Slavina (salvata una persona)
  • 1997    Ruacia                    Brucia la casa di Georg Demetz
  • 1998    Sai Uedli                 Enorme frana con grandi massi
  • 1998    Strada Mëisules       Incidente sulla strada (si usa la tenaglia idraulica)
  • 1999    Daunëi                   Una corriera esce di strada e si ribalta
  • 1999    Bulla                      Brucia il maso Ancion
  • 2000    Plan                      Una frana distrugge il serbatoio d’acqua Gran Sas
  • 2000    Dantercëpies           Si blocca la cabinovia, 16 persone devono essere salvate
  • 2002    Plan de Gralba        Tre automobili prendono fuoco alle 5 di mattina
  • 2004    Spinaces                Enorme frana di sassi
  • 2005    Torrente Vallunga   Salvato un bambino di Selva caduto nel torrente
  • 2007    Ruacia                   Prendono fuoco le tubazioni del gas
  • 2009    Strade dei passi      Ripetuti interventi a causa di slavine